Sezione blog
per preservare il nostro futuro e quello dei nostri figli.

L'albero 'di qui vicino' è sempre più verde!
L'albero migliore è quello vero, ma attenzione: meglio vivo (in vaso o in giardino) oppure, se reciso, che sia locale e certificato FSC e senza pesticidi!
Ogni anno si pone lo
stesso problema: albero di Natale, vero o finto? Qual è il più
sostenibile? Pare non esserci una risposta univoca a questo dilemma, almeno
per ora. Entrambe le soluzioni hanno i pro e i contro, per
l’ambiente. Dipende dall’uso che se ne fa, da come lo si dismette
alla fine delle feste e da quale si sceglie
nel caso dell’albero vero.
In
generale, vale la regola che è meglio
sprecare il meno possibile ed usare
quello che già si possiede, giacché
quasi tutti, ormai, abbiamo già un
qualche tipo di albero
di Natale in
casa. Tuttavia, come nel caso della nascita
di nuovi nuclei famigliari o se avete
sempre avuto un albero vero e vi chiedete se quest’anno
dovete proseguire così (ed eventualmente
con quali accorgimenti) oppure optare per altro, eccovi alcune
semplici osservazioni.
Albero finto: solo se lo si ha già e si fa durare per anni
L’albero finto,
spiega
Greenpeace,
è “spesso realizzato
in cloruro di polivinile (PVC),
che è una delle plastiche più dannose
nell’elenco delle plastiche e inquina per tutto il suo ciclo di
vita, dalla produzione a quando diventa un rifiuto”.
Viene generalmente
prodotto all’estero, con notevole
dispendio energetico e di risorse sia nella produzione che nel
trasporto; è difficile da riciclare e
finisce quasi sempre in discarica, dove inquina
gli ecosistemi e rilascia sostanze pericolose
(anche nelle nostre case, come riporto in
un articolo sulla polvere domestica); infine, spesso
contiene sostanze
tossiche (come gli ftalati usati per rendere la plastica più
flessibile).
Secondo PEFC
Italia, associazione
senza fini di lucro che promuove la gestione sostenibile delle
foreste, il basso impatto ambientale dell’albero vero, se
paragonato a quello in plastica, è
innegabile.
Un albero artificiale di 2
metri avrebbe
infatti “un’impronta di carbonio pari a circa 40 kg di emissioni
di CO2 equivalenti, senza considerare il tempo che gli alberi finti
impiegano a deteriorarsi nelle discariche, che è di oltre 200 anni”,
riporta e-Gazette.
Tuttavia, se avete già un albero finto, se possibile, non cambiatelo e allungatene al massimo il ciclo di vita! “Un albero artificiale deve rimanere in circolazione per almeno 8 anni, idealmente 20, per ridurre la sua impronta di carbonio”, calcola Greenpeace.
Il 6 gennaio spogliatelo dei suoi addobbi avendo cura di non danneggiarlo e riponete ordinatamente decorazioni e albero al sicuro in cantina dentro alla loro confezione originale oppure dentro scatole e carte riciclate (o fogli di giornale) che li preservino da luce, tarme e umidità fino al prossimo Natale e quelli a venire. Quando non lo userete più, per vari motivi, regalatelo! Potrà essere usato ancora a lungo da altre famiglie.
Se non avete un albero e non avete altra alternativa che prenderne uno artificiale, sceglietelo duraturo e di buona qualità, oppure optate per uno riciclato, da acquistare in un negozio dell’usato.
Albero vero: meglio vivo, locale e certificato
Neanche
optare per un albero vero è privo di insidie per l’ambiente. Da
una parte, è
sostenibile perché assorbe
anidride carbonica e rilascia
ossigeno;
perché, se acquistato da un vivaio
locale certificato FSC viene
soppiantato da un albero nuovo ogni volta che se ne taglia uno per la
vendita e
non necessita lunghi viaggi per giungere a noi
e
perché
a fine feste può essere
compostato o riutilizzato.
Inoltre,
a beneficiarne sarà anche l’aria
di casa che
verrà purificata.
D’altra
parte,
le piantagioni intensive di
alberi di Natale
hanno un impatto ambientale non trascurabile. Soppiantano
vaste aree di ecosistemi naturali ricchi di biodiversità,
fanno ampio uso di pesticidi e
diserbanti,
inoltre, aggiunge sempre Greenpeace, ci
sarebbe
“un
dibattito sul fatto che gli alberi assorbano più carbonio di quanto
ne rilasciano nei loro primi 20 anni di vita” (e
gli alberi casalinghi per le feste vengono colti giovani).
In conclusione
- Se opti per un albero artificiale, sceglilo di buona qualità o usato, abbine cura e fallo durare a lungo!
- Se opti per un albero vero in casa, acquistalo da vivai locali certificati FSC e che non usino pesticidi e a gennaio, smaltiscilo correttamente nel compostaggio da giardino del tuo comune.
- Puoi anche scegliere di acquistare delle punte di abete (o cimali, che vengono tagliati come pratica forestale per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco e che altrimenti sarebbero destinati al macero per ricavarne pellet).
- Se invece hai un minimo di pollice verde e ti piace la vita pulsante, acquista un abete vero in vaso. Chiedi al vivaista qualche suggerimento su come trattare la pianta per farla durare a lungo e non farle patire il periodo in cui starà all’interno.
- Se hai una casa minimalista o moderna e ti piace l’originalità, perché non optare per un albero originale fai-da-te realizzato con materiali di riciclo come legno, pile di libri, cartone o lana? Potrebbe essere anche una bella idea per un’attività invernali con i bambini!
- Se hai poco spazio, scegli una decorazione fai-da-te a parete, con legno o altri materiali naturali di riciclo.
- Infine, la mia soluzione preferita: decora un albero vivo in giardino! Non hai ancora un abete? Piantane uno! Crescerà con la tua famiglia, farà da decorazione interna ed esterna allo stesso tempo, ti porterà ombra in estate e assorbirà CO2 dandoti grandi soddisfazioni. Inoltre, gli alberi nelle aree abitate o cittadine, aiutano a migliorare la qualità dell’aria, a ridurre l’effetto “isola di calore” e a offrire spazi di benessere per tutti.
Fare di più
Gli alberi di
Natale ci accompagnano con amore ogni anno fin da quando eravamo
bambini. Possiamo ora fare noi un regalo agli alberi, proteggendoli,
sostenendo le attività di chi lo sa fare bene. Per
esempio,
Greenpeace o
il
WWF. Cercate
associazioni indipendenti (ovvero non supportate pubblicamente da
Stati o aziende, cosa che permette loro di essere imparziali e
dedicarsi davvero solo alla causa). Potete sostenerle firmando
petizioni online, offrendovi come volontari oppure con una donazione.
Potete anche attivarvi personalmente: cercate associazioni di volontariato per le foreste o i boschi nelle vostre regioni, piantate alberi, organizzate gite di raccolta rifiuti nei boschi, sensibilizzate i vostri amici e parenti, comprate legno certificato, non sprecate.
